Balance control

Il controllo posturale è spesso associato all’equilibrio in quanto rappresenta l'atto di mantenere, raggiungere o ripristinare tale condizione di stabilità durante qualsiasi postura o attività statica o dinamica[1]. Dal punto di vista meccanico un oggetto è in equilibrio quando la proiezione del suo centro di massa (COM) al terreno cade all’interno della superficie di appoggio. La stabilità cresce al crescere della forza necessaria a perturbare tale stato. Questi principi si applicano anche al corpo umano che in condizioni di postura eretta presenta un COM in posizione relativamente alta rispetto alla limitata base di supporto fornita dai piedi. Per un oggetto inanimato questa condizione comporterebbe lo spostamento o la caduta, tuttavia il corpo umano grazie al controllo posturale ha la capacità intrinseca di utilizzare l'attività muscolare per contrastare azione della forza di gravità.

Il controllo posturale è un prerequisito per il mantenimento di una miriade di posture e attività che sono riconducibili a tre ampie classi:

  • Mantenimento di una postura specifica;
  • Movimento volontario;
  • Reazione a un disturbo esterno.

Le strategie di controllo posturale sono numerose e possono essere predittive (anticipatorie) o reattive (compensatorie) o una combinazione di entrambe. Le prime comportano un movimento volontario o un aumento dell'attività muscolare per anticipare un disturbo previsto, mentre le seconde implicano un movimento o una risposta muscolare a seguito di un disturbo non previsto.

Queste strategie sono applicate sia in situazione statica o semi-statica che in situazione dinamica (sia essa con o senza spostamento).

Per valutare e monitorare nel tempo il livello di controllo e la strategia posturale adottata in posizione statica o semi-statica, risultano molto utili i test di equilibrio classici (protocolli di sway analysis). Gyko, permette di misurare la performance di tali test, con valori oggettivi e confrontabili, senza interferire sulle capacità del soggetto.

Per quanto concerne il classico test di sway, i parametri di maggiore interesse sono (vedi Figura 1):

  • Lunghezza del gomitolo ovvero del percorso globale del COM durante la prova. È un indice dell'energia spesa dal sistema, maggiore la lunghezza, maggiore il dispendio energetico.
  • Lunghezza media delle oscillazioni anteroposteriori e medio-laterali che permette di capire se il soggetto tende a spostarsi in avanti oppure indietro, a destra o a sinistra.
  • Superficie dell’ellisse che contiene il 90% dei punti del gomitolo. Rappresenta la precisione del sistema posturale che è inversamente proporzionale all’ampiezza della ‘aera.
  • Velocità media degli spostamenti, è un indice di fatica: maggiore è il suo valore, maggiore sarà lo sforzo per mantenere la postura ortostatica.
  • Frequenza delle oscillazioni del corpo umano ottenuta tramite trasformata di Fourier.

Figura 1 L'immagine rappresenta i dati che si ottengono in una prova di sway. A sinistra il riquadro mostra il gomitolo e l'ellisse. A destra è possibile osservare l'andamento dello spostamento antero-posteriore e medio-laterale. 

Il ripristino del controllo posturale è parte integrante e fondamentale nella riabilitazione di un ampio spettro di patologie muscolo-scheletriche e neurologiche. L’utilizzo di parametri oggettivi per il monitoraggio dei pazienti può facilitare il lavoro degli operatori sanitari che sono regolarmente coinvolti nella valutazione e nel trattamento.

BIBLIOGRAFIA

[1]          A. S. Pollock, B. R. Durward, P. J. Rowe, and J. P. Paul, “What is balance?,” Clin. Rehabil., vol. 14, no. 4, pp. 402–406, Aug. 2000, doi: 10.1191/0269215500cr342oa.