Cognitive assessment and training

L’allenamento cognitivo ha l’obiettivo di mantenere o migliorare le abilità di una persona attraverso la stimolazione del cervello, agendo quindi sulla plasticità cerebrale ed incrementando il numero di connessioni neurali [1].
La neuro plasticità, ovvero la capacità del cervello di cambiare nel corso della vita di una persona, è un processo estremamente importante, in quanto definisce lo sviluppo cognitivo e forma le diverse personalità. Spesso si pensa che tali modifiche possano avvenire solo durante l’infanzia e l’adolescenza quando si imparano sempre cose nuove e si fanno molteplici esperienze, mentre l’ingresso nell’età adulta viene associato all’inizio del declino cognitivo. La ricerca ha però dimostrato che nelle giuste circostanze e con gli stimoli corretti, anche il cervello adulto può crescere, sfruttando la propria plasticità e contrastando l’inevitabile decadimento [2]. Vi sono programmi strutturati scientificamente che si focalizzano su varie aree cognitive e migliorano le funzioni cerebrali. Questi protocolli allenano a svolgere alcuni “atti mentali” specifici durante un compito per poi abituare a eseguirli inconsciamente durante le occorrenze della vita quotidiana. Dopo una valutazione del livello iniziale è possibile, grazie a queste soluzioni non invasive e scientificamente provate, andare a lavorare miratamente sui meccanismi di plasticità neuronale con protocolli adattabili alle capacità della singola persona. Di seguito sono riportati alcuni esempi.
La piattaforma BrainHQ
BrainHQ è una piattaforma di allenamento del cervello nata come risultato di 30 anni di ricerca del Prof. Michael Merzenich, neuroscienziato statunitense presso l'Università della California a San Francisco. Gli esercizi proposti sono divertenti, ma possono anche essere difficili. Essi sono studiati per fornire un allenamento utile e significativo ad ogni soggetto e in diverse aree: attenzione, velocità cognitiva, memoria, socialità, navigazione, and intelligenza. Attraverso l’utilizzo di uno speciale algoritmo, ogni esercizio si adatta alle difficoltà dell’esecutore in modo da allenarlo sempre al livello ottimale, dove è più probabile che esso migliori le sue prestazioni (vedi Figura 1)

Figura 1 L'immagine mostra due screenshot della piattaforma BrainHQ. A sinistra è riportata la schermata iniziale di un esercizio di doppia decisione pensato per allenare l'attenzione. A destra appare invece la schermata di un utente con il suo posizionamento percentile in ogni categoria in base ai dati di una coorte di soggetti della sua età.
Il semaforo intelligente Witty SEM
Witty SEM è un semaforo intelligente in grado di gestire simboli e colori differenti e, anche grazie al sensore di prossimità in esso contenuto, rappresenta la soluzione ideale per poter pianificare e gestire al meglio lavori specifici sulle capacità cognitivo-motorie. Grazie a questo dispositivo, alcuni degli esercizi presenti in BRAIN HQ possono essere eseguiti in una realtà tridimensionale che consente l’esecuzione contemporanea di task cognitivi e motori per uno stimolo ancora superiore

Figura 2 La foto mostra un soggetto intento ad eseguire uno degli esercizi di training cognitivo implementati in Witty SEM.

Figura 3 La foto mostra un soggetto durante l'esecuzione di un esercizio dual task con Witty SEM per il training cognitivo e Gyko che monitora l'equilibrio e la stabilità.
Witty SEM, usato anche in combinazione con Optogait e Gyko, è utile per proporre esercizi di dual task. Per «dual tasking» si intende l’esecuzione simultanea di un movimento attivo e di un compito mentale come ad esempio camminare e parlare contemporaneamente. Molti anziani hanno difficoltà a gestire questo tipo di situazioni nel quotidiano, poiché le loro riserve cognitive con l’età sono diminuite. L’incapacità di eseguire un compito motorio quando l’attenzione è attirata da uno stimolo cognitivo può, in alcuni casi, creare un pericolo per l’incolumità fisica ad esempio aumentando il rischio di caduta. Per questo diventa importante mantenere un’elevata performance nel dual tasking, attraverso un allenamento mirato e costante.
BIBLIOGRAFIA
[1] M. M. Merzenich, T. M. Van Vleet, and M. Nahum, “Brain plasticity-based therapeutics,” Front. Hum. Neurosci., vol. 8, 2014, doi: 10.3389/fnhum.2014.00385.
[2] C. D. Gilbert, W. Li, and V. Piech, “Perceptual learning and adult cortical plasticity,” J. Physiol., vol. 587, no. Pt 12, pp. 2743–2751, Jun. 2009, doi: 10.1113/jphysiol.2009.171488.